Attacco inspiegabile al cinema teatro Astra

Nelle ultime due settimane i consiglieri della Cooperativa Sangiustinese hanno ricevuto, non solo da parte dei soci della cooperativa, ma anche da parte di alcuni dei numerosi soci degli Enti del Terzo Settore che utilizzano e frequentano gli spazi del Cinema Teatro Astra, richieste di delucidazioni sulla veridicità di quanto hanno avuto modo di sentire durante una trasmissione in una TV locale.

Durante una puntata di "In Primo Piano", infatti, dedicata alle future elezioni del Comune di San Giustino, consultabile on line sul sito di Primo Piano Notizie, è andato in scena un attacco inspiegabile nei confronti del Cinema Teatro Astra, farcito di inesattezze e notizie non vere.

Al minuto 35 il conduttore Michele Tanzi partendo dalla "questione aperta dell'ex edificio Asl del Comune di San Giustino" inizia ad incalzare gli ospiti Gabrio Ganovelli (Italia Viva San Giustino) e Vincenzo Tofanelli (Azione Altotevere) sul tema del rapporto tra Amministrazione comunale e associazioni locali rispetto all'uso degli spazi pubblici. Inizia così una riflessione tra Tanzi e Ganovelli sulla "vocazione" che dovrebbero avere questi spazi, una finalità di partecipazione, inclusione, confronto soprattutto per le associazioni senza sede. E qui Tanzi specifica che questi spazi non dovrebbero essere "dati ad alcuni soggetti politici". Ganovelli, d'accordo con il conduttore, aggiunge che proprio per la carenza di spazi bisogna stare attenti a non "privilegiare" alcuni soggetti rispetto ad altri. L'esempio di Ganovelli? Il Museo del Tabacco. Il conduttore però aggiunge un altro esempio: "però anche il Cinema Teatro Astra che doveva avere una vocazione più aperta ha preso la strada di fare determinati eventi magari un po' a circolo chiuso, e anche quello era patrimonio pubblico". "E certo che è un patrimonio pubblico", sottolinea Ganovelli. E a questo punto non può non intervenire Tofanelli che, come tutti coloro che ascoltano il dialogo, capisce che siamo di fronte ad una situazione grave. "Non è accettabile, non è pensabile che degli spazi pubblici dell'amministrazione non vengano dati a disposizione di tutte le associazioni e di chi ne fa richiesta legittima per fare attività nell'interesse della comunità... Non si può negare ad alcune associazioni degli spazi, o riservarne alcuni per alcune, se viene fatto questo, non va bene". Tanzi: "Non viene fatto questo, c'è un po' di difficoltà ad accedere a determinati luoghi, sbaglio? L'ho toccata piano via..."

No, l'ha toccata proprio male invece. Il Cinema Teatro Astra non è patrimonio pubblico, cioè il Comune non è il proprietario dello stabile. La proprietà del Cinema Teatro Astra è della Cooperativa Sangiustinese, di una cooperativa appunto, manco di un'associazione, che è riuscita a ristrutturare il proprio stabile grazie all’impegno dei propri soci e attivando un mutuo con la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Decine e decine sono state le assemblee pubbliche con la cittadinanza per rilanciare un luogo in cui dal settembre 2017 cittadini e famiglie hanno modo di frequentare corsi e partecipare ad eventi culturali di ogni tipo (su www.astrazioni.net e nella pagina Facebook https://www.facebook.com/astracinema si possono trovare tutte le attività e la programmazione).
Dopodiché come Tanzi decide legittimamente la linea editoriale del proprio giornale, così il CdA della Cooperativa sceglie le attività da promuovere nel proprio stabile. Ora, è del tutto evidente che è possibile criticare quello che viene fatto da qualsiasi soggetto economico e culturale, comprese le scelte della Cooperativa. Quello che non è possibile è farlo all'interno di una discussione di carattere politico che ha come tema centrale quello dei giudizi sull'amministrazione e delle future elezioni da parte di alcune forze politiche. Le inesattezze e le notizie non vere sostenute durante la trasmissione ci hanno messo particolarmente in imbarazzo con la banca e gli altri soggetti economici con cui interagiamo e sicuramente creano un clima di confusione nell'opinione pubblica e nei nostri utenti.
Per i soci che rappresentiamo, abbiamo l'obbligo di tutelarci in ogni sede.